Linee Guida Curricolo di Educazione Civica
Il 5 settembre 2019 è entrata ufficialmente in vigore la legge con cui è stato reintrodotto l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado: primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado. Non solo, la riforma prevede anche l’avvio di attività di sensibilizzazione sulla cittadinanza responsabile nella scuola dell’infanzia.
Il 22 giugno 2020, il Ministero dell’Istruzione ha emanato un Decreto Ministeriale con cui rende note alle scuole le Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica. In particolare, il testo dettaglia quelli che sono gli aspetti contenutistici e metodologici della materia e alcune specifiche che hanno a che fare con la sua trasversalità, la contitolarità e la valutazione di fine anno.
I contenuti
Dal punto di vista degli argomenti che verranno trattati nelle ore di educazione civica, il Ministero sottolinea come si tratti in realtà di tematiche già latenti nei normali programmi delle diverse materie (es: lo sviluppo sostenibile e l’Agenda 2030 per le scienze naturali). Vanno solo fatti emergere e messi a sistema intorno a tre nuclei concettuali:
La Costituzione: comprende la conoscenza e la riflessione sul significato e sulla pratica quotidiana del dettato costituzionale, quindi le corrette informazioni sull’ordinamento dello Stato, delle Regioni, degli Enti territoriali e delle organizzazioni internazionali e sovranazionali.
Lo Sviluppo Sostenibile: con riferimento esplicito all’Agenda 2030 e ai suoi obiettivi, che non si limitano ai soli temi ambientali ma spaziano a questioni fondamentali, come i diritti fondamentali delle persone (salute, istruzione, lavoro, ecc) e la tutela dei beni che rappresentano il patrimonio collettivo delle comunità.
La Cittadinanza Digitale: “Nel rispetto dell’autonomia scolastica, l’offerta formativa erogata nell’ambito dell’insegnamento di cui al comma 1 prevede almeno le seguenti abilità e conoscenze digitali essenziali, da sviluppare con gradualità tenendo conto dell’età degli alunni e degli studenti:
a) analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilità e l’affidabilità delle fonti di dati, informazioni e contenuti digitali;
b) interagire attraverso varie tecnologie digitali e individuare i mezzi e le forme di comunicazione digitali appropriati per un
determinato contesto;
c) informarsi e partecipare al dibattito pubblico attraverso l’utilizzo di servizi digitali pubblici e privati; ricercare opportunità di crescita personale e di cittadinanza partecipativa attraverso adeguate tecnologie digitali;
d) conoscere le norme comportamentali da osservare nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie digitali e dell’interazione in ambienti digitali, adattare le strategie di comunicazione al pubblico specifico ed essere consapevoli della diversità culturale e generazionale negli ambienti digitali;
e) creare e gestire l’identità digitale, essere in grado di proteggere la propria reputazione, gestire e tutelare i dati che si producono attraverso diversi strumenti digitali, ambienti e servizi, rispettare i dati e le identità altrui; utilizzare e condividere informazioni personali identificabili proteggendo se stessi e gli altri;
f) conoscere le politiche sulla tutela della riservatezza applicate dai servizi digitali relativamente all’uso dei dati personali;
g) essere in grado di evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce al proprio benessere fisico e psicologico;
essere in grado di proteggere se’ e gli altri da eventuali pericoli in ambienti digitali; essere consapevoli di come le tecnologie digitali possono influire sul benessere psicofisico e sull’inclusione sociale, con particolare attenzione ai comportamenti riconducibili al bullismo e al cyberbullismo.
Il programma
- Costituzione, istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali, storia della bandiera e dell’inno nazionale;
- Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile;
- educazione alla cittadinanza digitale;
- elementi fondamentali di diritto (con particolare riguardo al diritto del lavoro);
- educazione ambientale, sviluppo ecosostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari;
- educazione alla legalità e al contrasto delle mafie;
- educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni;
- formazione di base in materia di protezione civile.